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RINALDI A TUTTO CAMPO: "L’arrivo di Alvaro nel team ci rende la vita più facile… ci apporta un solo modo di lavorare"

Friday, 22 April 2022 07:32 GMT

Prima del Round di Olanda il riminese ha parlato del rapporto che ha con il compagno di squadra e dei duelli nelle posizioni di vertice ma senza salire sul podio

Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2022 è iniziato con tre quarti posti per Michael Ruben Rinaldi (Aruba.it Racing – Ducati), alla sua seconda stagione con il team ufficiale Ducati. Prima del Round Motul di Olanda Rinaldi ha parlato nel dettaglio di questo avvio di stagione 2022, di come il suo compagno di squadra Alvaro Bautista aiuta lui e il team e i miglioramenti a cui punta in sella alla sua Panigale V4 R con cui andrà a caccia di ulteriori podi e vittorie.

 

NUOVO COMPAGNO DI BOX PER IL 2022: Rinaldi spiega come Bautista lo aiuta…

Alla sua seconda stagione con il team Aruba.it Racing – Ducati Rinaldi si trova accanto un nuovo compagno di box, ovvero Alvaro Bautista che torna in sella alla Panigale V4 R ufficiale. Lo spagnolo ha corso per la prima volta con il team ufficiale della Casa di Borgo Panigale nel WorldSBK nel 2019 ma dopo due anni con il Team HRC ad Aragon è tornato alla vittoria. Rinaldi ha parlato dell’importanza di avere Bautista all’interno dello stesso box in termini di setup della moto, analisi dati e tanto altro.

“Penso che l’arrivo di Alvaro nel team ci renda la vita un po’ più semplice. Il mio rapporto con Scott era buono come lo è anche adesso anche se non è più mio compagno di squadra anche se la realtà è che è diverso rispetto a me fisicamente. Rispetto a me è più alto, più pesante e usa un setup totalmente diverso. Alvaro ci apporta un solo modo di lavorare. Quando abbiamo dei problemi possiamo guardare i suoi dati. Secondo me il suo stile di guida è simile al mio e inoltre è piccolo come me. Quando siamo in difficoltà ma vediamo che la moto più o meno è buona ma sono ancora un po’ più lento, dico ‘ok, ragazzi fermiamoci, guardiamo i dati’. Sono consapevole che mi manca qualcosa in alcuni tratti delle piste e quindi posso migliorare dato che vedo ciò che mi manca. Per me questo è davvero ottimo dato che da quando sono arrivato nel WorldSBK per me non è mai stato possibile”.

Il ritorno di Bautista con Ducati è stato caratterizzato dalla vittoria ad Aragon dove ha portato a casa sia la Tissot Superpole Race che Gara 2, con Rinaldi che ha lottato con lo spagnolo nelle prime fasi prima di perdere contatto. Bautista per la prima volta dal 2019 si trova in testa alla classifica. Rinaldi ha detto: “Adesso lui è l’uomo giusto dato che tutta la pressione è su di lui. La vita è semplice, tutta la pressione è su di lui. Il mio obiettivo è batterlo e battere tutti gli altri. Ma farlo senza la pressione è ottimo. Quando vinci delle gare senza che nessuno se lo aspetti o quando tutti si aspettano che sia lui a vincere, ho meno pressione e mi piace molto guidare la moto”.

 

RISCATTO: dopo Aragon ad alti e bassi, in Olanda saranno soddisfazioni?

Rinaldi arriva al Round di Olanda forte dei tre quarti posti conquistati nel Round di Aragon. Il suo compagno di box Alvaro Bautista ha vinto due delle tre gare in programma in terra spagnola al termine di bellissimi duelli che lo hanno visto protagonista con Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) e Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK). Prima del Round di Olanda Rinaldi ha spiegato come spera che le due gare disputate al MotorLand Aragon possano aiutarlo a salire sul podio al TT Circuit Assen, obiettivo già raggiunto nel 2021 sulla stessa pista.

“Il Round di Aragon per noi è stato abbastanza positivo. Siamo arrivati per tre volte quarti lottando sempre con i piloti di testa. Sono delle sensazioni contrastanti. Per tanto tempo sono stato secondo, lottando per il podio e negli ultimi giri non sono più riuscito a duellare con loro. Sono arrivato quarto e quindi in generale sono contento del weekend, però resto un po’ deluso dal fatto di aver mancato il podio. Quando dai il 100% e non conquisti il podio – anche se è vicino – è un po’ frustrante. Ho dato il mio massimo ma alla fine della gara erano più veloci di me. Dobbiamo prendere atto della realtà ma abbiamo dimostrato di essere veloci e dobbiamo trovare quella consistenza nell’intera gara e anche negli ultimi giri. Se la troveremo saremo anche noi della partita. Al momento abbiamo disputato soltanto il Round di Aragon e dunque il feeling è legato soltanto a quel circuito. Penso che mi serve tanto grip al posteriore per far girare la moto in entrata curva. Quando la gomma posteriore cala perdo un po’ di confidenza e riesco a controllare meno la moto. Penso che dobbiamo concentrarci su questo aspetto. Qui siamo su una pista diversa, forse le gomme possono durare un po’ di più. L’obiettivo è lottare per il podio in tutte e tre le gare. Dopo aver mancato il podio ad Aragon adesso lo voglio a tutti i costi. Ogni pista rappresenta una storia diversa. Questo è il nostro obiettivo”.

 

PICCOLI CAMBIAMENTI: le differenze tra 2021 e 2022 per Rinaldi

Il 2022 per Rinaldi rappresenta la seconda stagione con il team ufficiale Ducati. Nel 2021 il riminese ha conquistato tre vittorie e sette podi e spera di fare ancora meglio in questa annata anche considerando alcuni cambiamenti apportati alla Ducati Panigale V4 R per agevolarlo.

“Prima di tutto devo dire che tra la moto dell’anno scorso e quella di quest’anno non ci sono notevoli differenze. La novità sta nel fatto che abbiamo provato un nuovo forcellone. Posso dire che la differenza non è grandissima. Nei test ci siamo concentrati sul provare a trovare la nostra base per provare a far funzionare meglio tutto in generale. Rispetto all’anno scorso la moto è più o meno la stessa. Il forcellone è diverso ma più o meno è lo stesso. Riesco a staccare forte. Se abbiamo una moto davvero ottima in entrata curva e che riesce anche a curvare bene e ad avere un buon equilibrio in uscita curva possiamo lottare per la vittoria. Penso che adesso siamo migliorati in entrata curva. Ci è mancato un po’ in uscita ma dobbiamo comparare tutto e possiamo esserci anche noi. Per migliorare la nostra consistenza in Campionato dobbiamo trovare davvero un’ottima base ed è questo ciò che abbiamo provato a fare nei test prestagione. Il nostro lavoro era quello di trovare una buona base, non soltanto una moto veloce ma una moto che possa essere veloce su diverse piste. Penso che attualmente la nostra base sia migliore di quella dell’anno scorso e che posso utilizzare la moto in modo diverso. Ho una finestra più ampia per lavorare”.

 

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